L’Udinese e Albert Riera divorziano: dopo pochi mesi dall’ingaggio del centrocampista spagnolo, svincolatosi dal Watford, è arrivata la rescissione consensuale con il club friulano. Cresciuto nel Maiorca, riera è considerato un vero e proprio giramondo del calcio: tra le altre, ha vestito le maglie di Bordeaux, Espanyol, Manchester City, Liverpool, Galatasaray, Manchester City e Olympiakos. Gli mancava solo l’Italia e l’opportunità gliel’aveva data l’Udinese di Pozzo, ma qualcosa è andato storto sin dall’inizio, tanto che Riera non ha maturato nemmeno un minuto di gioco agli ordini di Andrea Stramaccioni.
Il divorzio era già dietro l’angolo ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partecipazione ad un torneo di poker: mentre i friulani erano impegnati nella sfida casalinga contro il Chievo Verona, infatti, Albert Riera è andato a giocare un torneo al casinò Perla di Nova Gorica, in Slovenia. Secondo posto e tremila euro di jackpot in tasca per il centrocampista giramondo, che come rivela oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, si è allenato con l’Udinese sì e no una decina di volte. A ulteriore conferma che il rapporto tra il giocatore e la società si fosse incrinato sin da subito, un tweet di Riera risalente allo scorso 24 ottobre:
“Il Galatasaray è stato il miglior club in cui sono stato, l’Udinese il peggiore”.
Rescissione inevitabile, dunque, nonostante inizialmente i compagni lo avessero accolto nel migliore dei modi. Apparso sin da subito brillante e simpatico, Riera da settembre in poi si è visto agli allenamenti ben poco: prima il rifiuto di essere ceduto in prestito, poi una serie di infortuni e le bizze. L’Udinese ne ha avute abbastanza, anche perché in Friuli vige un codice etico molto ferreo: i non convocati devono comunque andare allo stadio, mentre Riera preferiva giocare a poker. Ufficializzata la rescissione, firmata giovedì scorso, ora il calciatore potrebbe finire la carriera in Russia, Paese natale della moglie.
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